INCONTRO DI FINE D’ANNO 2011

 MEETING YEAR-END 2011

 

NOVITÀ PER L’INCONTRO DI FINE D’ANNO

  Grande novità per l’ “Incontro di fine d’anno”. Il testo, scritto come sempre da Raffaele Vacca in italiano, sarà accompagnato dalla traduzione in inglese di Teresa Gentile. ... (continua a leggere il comunicato stampa)

 

Il presidente Raffaele Vacca è lieto di invitarVi a leggere l'accluso testo, intitolato"Il Tempo", venerdì 30 dicembre 2011,alle ore 18 precise, ovunque Vi troviate.

IL TEMPO

 Sul finir di un anno, prima dei frastuoni, dei brindisi, dei fuochi artificiali, che allontanano dal vero e portano lontano da se stessi, possiamo cogliere l’autentico valore di quel che di più prezioso possediamo, ma non possiamo conservare: il tempo. Ciò ripensando alla parte del tempo che abbiamo dovuto spendere nell’anno, ed a quella che ci accingiamo a spendere nel nuovo.

  L’una e l’altra ci vengono riproposte dai calendari e dalle agende.

  Nelle agende dell’anno che sta per passare sono segnate le cose che abbiamo voluto e quelle che abbiamo dovuto accettare. Ogni agenda è come il diario di bordo di chi ha guidato la sua nave per mari ora calmi, ora mossi, ora molto mossi, ora così agitati da far temere un naufragio da un momento all’altro. Ci sono segnate le gioie ed i dolori, le speranze che si sono realizzate e quelle che sono svanite, le letizie e le angosce, le sorprese e le delusioni. Ed anche i nomi di coloro che hanno iniziato a navigare intorno a noi, e quelli di coloro i quali, talvolta improvvisamente, hanno dovuto cessar per sempre il loro navigare.

  Proprio quel che è segnato nella nostra agenda, così come il quelle degli anni passati, ed è comunque nella nostra mente e nel nostro animo, ci porta a ritenere che la nuova navigazione possa essere più sicura.

  Sappiamo che al giorno succederà la notte, ed a questa di nuovo il giorno. Sappiamo che dall’inverno passeremo alla primavera e poi l’estate, alla quale succederà l’autunno e verrà poi nuovamente l’inverno. Sappiamo che or spireranno venti dal Nord, ora dal Sud, ora da Est, ora da Ovest. Sappiamo che dobbiamo determinare dove tendere, ma che è solo nell’andare che noi vivremo, scegliendo ad ogni istante tra diverse possibilità di fare, sperimentando noi stessi, e diventando sempre più quel che autenticamente siamo.

  Sappiamo che nessuno può risparmiare il suo tempo, che passa ineluttabilmente, nessuno può fermarlo, nessuno può donarlo ad altri, nessuno può comprarlo, nessuno può venderlo. E questo invita a spendere bene quel che si ha, non prendendo avidamente dal mondo, lasciandolo più povero, ma usando bene le cose del mondo, e contribuendo a far sì che sia migliore, ovvero più giusto, più bello, più armonioso, più nobile. E difendendo, fra l’altro, quel silenzio che ci potrà far meglio comprendere queste parole e ci potrà meglio far comprendere chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, e che la vita che stiamo vivendo è unica ed irripetibile.

 

                                                                                  RAFFAELE VACCA

 

The president Raffaele Vacca is pleased to invite you to read entitled "Time" on Friday  the 30th of December 2011 at 6 pm sharp wherever you are.

TIME

As the year draws to an end, before the commotion, the toasting and the fireworks that distract us from reality and from ourselves, we have a chance to capture the true value of something that is most precious to us but which we cannot hold on to. Time.

We do so by pondering the year that is about to finish and the one that is about to begin, both are tendered to us by calendars and diaries.

In the diaries of the year gone we find the things that we wanted to accept and the things that we had to accept. Each diary is like a travel log that belongs to those who have steered their ship through seas that were at times calm, at times choppy, at times rough, and on occasion so rough that they instilled fear of an imminent disaster Jotted in the diaries are joys and sorrows, hopes that have been fulfilled and others that have vanished, thrills and worries, surprises and disappointments. In them we find the names of our travel companions but also the names of those who have had to suddenly cease their journey forever.

It is what we have jotted down in our diaries in the year gone and in the years before that stays with us and leads us to believe that the remainder of the journey will be safer.

We know that day will be followed by night and night again by day. We know that from winter we will move into spring and then to summer that will be followed by autumn and then winter will come again. We know that winds will blow from the sea at times from the north, other times from the south, sometimes from the east and other times from the west. We know that we must decide which direction to follow, and it is by doing so that we live, it is by choosing, by experimenting, that we learn to understand who we are and become our true selves.   

We know that time cannot be stored, nor can it be stopped, it can’t be gifted to others, it can’t be bought nor can it be sold, thus we are invited to make good use of what we have without taking greedily from the world, leaving it poorer, but using sensibly what it has to offer, contributing to making it better, more righteous, more noble, more harmonious. In doing so we shall cherish that silence which will enable us to better understand these words and who we are, where we come from, where we are going and that the life we are living is unique, unreproducible.

 

                                                                                  RAFFAELE VACCA

(traslated by Teresa Gentile)